Il parco etrusco Lituus
I lavori di realizzazione nel 2004 di un invaso per le acque bianche situato presso la rotatoria a est di S.Ilario hanno messo in luce preziose testimonianze archeologiche di epoca etrusca. Questo sito fa parte di un più ampio villaggio il cui impianto si può datare a partire dal VI secolo a.C.
Nel parco, dal Gruppo archeologico della Val d’Enza sono stati posizionati dei pannelli con le fotografie di quanto è stato ricoperto per ragioni conservative.
Il villaggio
Il villaggio era formato da più capanne e nello scavo sono stati recuperati materiali tipici dell’attività domestica come rocchetti da telaio o ceramica da cucina.
Il pozzo
E’ stato individuato un pozzo interamente rivestito di ciottoli del torrente Enza che potrebbe avere una profondità di 6/8 metri. Il pozzo garantiva il rifornimento idrico al villaggio.
La fornace
La fornace, che per funzionare aveva bisogno di legna facilmente reperibile nei boschi lungo l’Enza, serviva per la produzione di oggetti di uso domestico.
La strada
La strada che serviva il villaggio era costituita da ciottoli di fiume di varia pezzatura provenienti dal torrente Enza. L’abitato di S. Ilario, caso raro nel panorama degli insediamenti etruschi della pianura emiliana occidentale era dunque dotato di strade selciate.
Alla fine dell’800 a S.Ilario è stato trovato un lituus costituito da una lamina bronzea a spirale mancante del bastone che lo sosteneva. Questo reperto trova confronto solo con il lituus conservato al museo etrusco di Villa Giulia a Roma.
Lituus etrusco - VI sec. a.C
Era utilizzato dagli aùguri, sacerdoti etruschi, per inaugurare cioè per consacrare una porzione di terreno: il mondo etrusco riconosce all’aùgure le competenze nelle fondazioni dei villaggi, quindi il lituo oltre ad essere il segno del potere religioso era anche strumento di misura.
Il sistema viario del circondario di Sant’Ilario, le divisioni agrarie con la rete di canali e fossati sono testimonianza della sapienza degli aùguri etruschi.
Si potrebbe dire che la campagna emiliana abbia preso la forma e la regolarità che ancora la contraddistinguono dall’età etrusca.
Il lituus, come bastone del comando, sopravvive ancora oggi nel pastorale del vescovo.