Il La località Ponte Cantone è così chiamata perché era presente un canale ora interrato che veniva attraversato dal ponte.
12 febbraio 1945 una squadra partigiana della 12° Brigata Garibaldi attaccò un gruppo di soldati tedeschi lungo la via Emilia. Come rappresaglia la polizia tedesca prelevò dalle carceri di Parma venti ragazzi; trasportati a Ponte Cantone, furono fucilati il 14 febbraio.
Uno dei primi atti del Comitato di Liberazione Nazionale santilariese nel luglio 1945 fu quello di deliberare la costruzione di un monumento a ricordo della strage. Tutta la popolazione partecipò alla sottoscrizione e prestò lavoro volontario per erigere il sacrario che nella parte retrostante sarà adibito ad ambulatorio e farmacia per i poveri. Nell’atrio dell’edificio sono presenti le lapidi con i nomi e le fotografie dei caduti.
La struttura è in cemento e travertino, l’ingresso è sormontato da un arco con la scritta Ai martiri. Anche la strada, Via Macallè, che fiancheggia il sacrario diventa con decisione del CLN santilariese via Dei Martiri cancellando così l’intitolazione fascista alla vittoria italiana a Macallè sugli Etiopi del 1935.
Il 30 maggio 1946, a Ponte Cantone, venne dedicato un ambulatorio medico alla memoria dei venti martiri fucilati il 14 febbraio 1945. Si tratta di un edificio commemorativo la cui struttura sobria in cemento e travertino presenta alcuni motivi architettonici che si ripetono nel muretto di cinta del fabbricato. L'ingresso è sormontalo da un arco in cui è iscritta una croce e che presenta l'iscrizione: «AI MARTIRI». Nell'atrio dell'edificio sono ubicate le lapidi in marmo con decorazioni a bassorilievo, nominativi e fotografie smaltate dei caduti. L'inaugurazione è avvenuta il 30 maggio 1946.
Iscrizione
«LA DISPERATA VILTA' DEI BARBARI/ IL PIANTO LONTANO DELLE MADRI/ E LA TRAGEDIA IMMANE/ DELL'ECCIDIO NOTTURNO/ FURONO QUI ATTORNO/ A VENTI GIOVANI INERMI/ FUCILATI/ PERCHE' AMAVANO LA LIBERTA'/ 14.2.1945»