Borgo situato a levante del monte Castello. Come per Casale, l'Estimo del 1630-31 riporta una sola abitazione, con annessi rustici, dei Ferretti (1). All'ingresso del piccolo nucleo è posta una casa in cui è visibile una finestrella tamponata, archivoltata a tre elementi, forse del secolo XVI. L'oratorio dedicato a S. Vincenzo (o alla B. V. della Ghiara) con paramento in pietra, rifinita negli angolari ed inserti in laterizio, presenta una facciata a capanna con portale architravato, nicchia per l'immagine del santo titolare e, superiormente, una ampia finestra trapezoidale a voluta di raccordo tra arco e stipiti. L'oratorio, sconsacrato, è inserito nella struttura della casa dei Ferrari; è notabile il bel portale di pietra arenaria, archivoltato, con cornice di imposta e concio di chiave stemmato e datato "1677", sormontato infine da un oculo lobato in laterizio. Un ampio scalone originale conduce ai piani superiori. Un sottopasso a travature lignee accede alla corte interna soggetta a diversi interventi di alterazione. Si è comunque conservato l'impianto volumetrico e distributivo.