| Sul primo rilievo, a ponente di Montecavolo, denominato Monte dell'Orto, si trova una villa di grande pregio ed interesse già dei Toschi, poi Alessio ed ora Ferretti. L'impianto originario fu probabilmente realizzato per iniziativa del Cardinale Toschi nella seconda metà del '500. Si ricorda un intervento di rifacimento promosso da Girolamo Toschi, Vicario Vescovile, nella metà del Settecento. L'aspetto attuale potrebbe derivare da una ristrutturazione ottocentesca, forse opera di G. Manzini nel 1849, con riferimento al nome e data riportati sulla meridiana della facciata a sud. Nell'interno si trova l'oratorio di S. Francesco, dalle preziose decorazioni, già nominato nella visita pastorale del Vescovo Picenardi del 1707 (1). La villa presenta un volume compatto con pianta quadrangolare sviluppata su tre livelli e conclusa in vertice da un corpo articolato, sopraelevato a torretta. Sul fronte a sud figura un abbaino recante in centro un orologio; analogo orologio è disposto anche sul prospetto a nord. Questa facciata è assai sobria con ingresso rialzato cui si accede da una scalinata rettilinea ed un terrazzino. Il paramento è a leggera scarpa. Le luci sono regolari e simmetricamente distribuite. La villa è circondata da un vasto parco. Sotto al complesso, a lato della strada per Salvarano, sorgeva l'antico mulino di Monte dell'Orto, che non si esclude coevo ai fabbricati signorili. Apparteneva alla famiglia Toschi da cui poi pervenne ai Bonilauri. L'opificio è indicato nella Carta Idrografica d'Italia del 1888 (2). Fu disattivato dopo la guerra; era alimentato dalle acque del torrente Modolena che vi azionavano due ruote orizzontali a mescolo. Si evidenzia una serie di fregi decorativi in laterizio variamente disposti ed una maestà in nicchia dedicata alla Madonna della Ghiara. Tra la villa ed il cimitero è da segnalare il rinvenimento di mattonelle per pavimentazione romane (3). |