| Alla deviazione della strada che porta alla località è posta una maestà a pilastrino di non antica fattura. Il nucleo è costituito da due complessi a casa torre e corte rurale. La prima è databile al XVII secolo. Presenta una pianta rettangolare sviluppata su quattro livelli, con colombaia superiore, conclusa da un coperto a due falde. E' affiancata da un corpo di fabbrica in cui è visibile il portale in arenaria esagonale, ora tamponato, che attraverso un voltone, immetteva nella corte interna; reca in chiave lo stemma della famiglia Berretti. Sullo stesso prospetto figura una bella nicchia votiva riquadrata con una cornice in arenaria elegantemente scolpita e datata "8-8 BR - 1701". Nell'edificio interno si apre un portale settecentesco a tutto sesto con bugne di arenaria. Poco distante si trova una pregevole corte rustica ad impianto chiuso; vi si può ammirare il loggiato di accesso coperto da falda in aggetto, a tre luci architravate scandite da colonnine di arenaria a sezione quadrata. Su un porticato laterale di servizio è posta una lapide con l'iscrizione "D. O. M. - QUAS AEDES - IOH. BAPT. FERRARINI - CONDIDERAT A. MDCLXXXIV - HAS - IOH. BAPT. EX FIL. NEPOS - LAXABAT - A. XXVIII AB SEC. ". La Visita Picenardi del 1709 vi riscontra un oratorio dedicato alla Natività della Beata Maria Vergine di patronato della famiglia Ferrarini (1); non ne rimane alcuna traccia - non si esclude possa essere stato trasportato successivamente nella località di Gargola. |