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SOLOGNO
Il borgo occupa una stretta linea di spartiacque, situata a nord del monte Stetta, alla sinistra del torrente Lucola. Sologno è nominata in un documento del 1022 ed ancora nell'Estimo del 1315 (1). Era anticamente una villa del Castello di Piolo e soggetta ai Dallo (2). Passò successivamente ai Fogliani, cui il castello venne riconosciuto nel 1373 (3). Nel 1427 si sottopose al Marchese Nicolò III d'Este che le accordò alcune esenzioni (4). Da quell'epoca Sologno restò dipendente dalla giurisdizione di Minozzo. Alla fine del XVIII secolo comprendeva 398 abitanti (5). La chiesa di S. Martino compare solo nella visita Pallavicini del 1456. Si dice che l'antica chiesa parrocchiale si trovasse a circa mezzo chilometro dalla attuale e che rovinasse a causa di una frana. Una relazione del 1674 riporta come essa fosse una delle più belle chiese dell'alta montagna. La visita del Vescovo Picenardi del 1707 la descrive rivolta ad oriente con una unica navata e tre altari (6). La chiesa è stataricostruita nel 1822 con tre navate in volto e cinque altari (7). Presenta una facciata a capanna timpanata con portale riquadrato, coronato da frontespizio. Il campanile è concluso da una cella a monofore. Dell'antico castello rimane soltanto qualche muratura in corrispondenza di uno slargo roccioso visibile nel centro dell'abitato. E' notabile uno stretto sottopasso con accesso laterale che introduce all'area anticamente occupata dal castello; nel paramento si osservano particolari architettonici attribuibili al XVI-XVII secolo unitamente a conci angolari sbozzati forse apparternenti ad una torre che sormontava il passaggio. Nell'estremità superiore del borgo si osserva un'ampia corte ottocentesca con edifici di servizio in discreto stato di conservazione. Alla corte è unito un fabbricato residenziale coevo caratterizzato da un portale in arenaria con arco a tutto sesto e chiave di volta cuspidata decorata a basso rilievo con il simbolo bernardiniano e la corona. Una vicina Maestà a pilastro racchiude in nicchia un dipinto su tavola attribuibile al XVIII-XIX secolo. Nella parte inferiore dell'abitato si innalza una torretta seicentesca a controllo di un sottopasso ora tamponato, indicativa dell'antico accesso al borgo. Le instabili caratteristiche del substrato marnoso hanno determinato la ricostruzione di numerosi fabbricati come attestano alcuni particolari architettonici di recupero; tra questi si evidenzia un architrave in arenaria orsata recante la dicitura "1600 MAII". Un secondo architrave è decorato a bassorilievo con raffigurazioni fitomorfe ed un'arma di difficile interpretazione. Altri elementi costruttivi sparsi recano millesimi del XVI-XVII secolo.
Note
Bibliografia
(1) TIRABOSCHI 1824-1825, II, 354; (2) TIRABOSCHI, op. cit. ; (3) BERTOLANI 1965, 220; (4) TIRABOSCHI, op. cit. ; (5) RICCI 1788, 233; (6) SCURANI 1895, III, 393; (7) MILANI, 1938, 135.
Riferimento cartografico IGM
IGM F 85 II SE
Riferimenti
Comune
Villa Minozzo
Località
Sologno
Tipologia
Borghi e Luoghi storici
Posiziona su Google Maps:
44.361036 , 10.391898