| L'abitato è situato in amena posizione sui rilievi del poggio delle Pendici. Nel 958, secondo un documento riportato dal Muratori, Adalberto-Atto di Canossa vi acquistava sei masserie (1). Forse è la stessa località che incontriamo anche in un documento del 995 con cui si cede parte della corte di Vestola di Corniglio "in comitatu Parmensi" (2). Il Tiraboschi non ha dubbi nell'identificazione, ma rimangono motivi di incertezza (3). Il Petrarca scriveva che dopo essere stato incoronato poeta a Roma, nel 1341 venne a Parma presso i Da Correggio e "cum die quodam in montana conscendes forte trans Entiam amnem reginis in finibus silvam que Plana dicitur adiissem, subito loci specie percussus, ad intermissam Africam stilum verti" (4). Il nucleo originario del borgo non presenta caratteri architettonici e ambientali particolari pur conservando parte della sua definizione primitiva. All'intorno si sta sviluppando un moderno insediamento a villette. La chiesa, dedicata a S. Teresa d'Avila, è orientata litugicamente (5); presenta una facciata a capanna con un concio recante la sigla "FRANGO-LI-SI-LU 1769 SI". Il campanile a monofore si innalza sul fianco meridionale. |