| Nella località sorgeva l'antico castello di Rocca Falcona che alcune fonti letterarie riportano al 585 d. C. L'attuale fossa che circonda la tenuta individua la delimitazione del suo circuito. Esso appartenne alla famiglia dei Da Palule. Le Cronache riportano come esso fosse distrutto nel 1247 dopo la vendita effettuata dai Da Palude al Comune di Reggio(1). Annesso al Castello sorgeva una Chiesa dedicata a S. Genesio. Una lapide riporta ancora oggi"1009 fu aedificata la gesia di Santo Xenezo itol chastello dla Rocha Falchon in Padulo"(2). Nel 1503 la Chiesa è donata dal Visconte Padre Nicolò da Correggio a Padre Domenico da Ostiglia dell'ordine dei predicatori: l'atto che attesta l'evento informa inoltre sull'esistenza della chiesa di celle per frati, portici, refettorio e cucina. La Chiesa passerà in seguito prima della soppressione del 1787 ai Domenicani di Modena. Questi la cedono al conte Greppi che fa ricostruire l'oratorio (i Domenicani avevano fatto rifabbricare la facciata), servendosi della larghezza del vecchio per la lunghezza del nuovo (3). Il nuovo oratorio, in proprietà Montessori, presenta la facciata a meriggio mentre quello antico l'aveva a ponente come era uso in antichità (4). Il prospetto nella semplicità degli stilemi architettonici è definito da un frontispizio mistilieno superiore. Nel XVII sec. il materiale del torrazzo di S. Genesio, probabile avanzo del demolito castello, è utlizzato per la riedificazione del Casino della Testa (5). |