La chiesa di S. Michele di Salvarano fu sempre soggetta alla Pieve di Piuanello come appare nel Decreto dell'Arcivescovo Anselmo del 1156 e dai documenti successivi (1). Nel 1547 la visita del Vescovo Cervini riporta la chiesa in cattivo stato e rovinata, come pure la canonica. La descrizione del Codice Marliani del 1664 indica la chiesa come "antiqua, orientata e scandulata" (capriate con orditura lignea minuta listellata) (2). L'edificio è completamente ristrutturato e trasformato intorno alla metà del XIX secolo. La chiesa è posta sul colle, dominando l'abitato di Salvarano. Presenta una semplice facciata a capanna conclusa da un frontespizio spezzato e scandita da due coppie di lesene impostate su un alto basamento. Il portale, architravato, è sormontato da un lunetta e, superiormente, dall'ampia finestra trapezoidale. Il campanile si innalza a fianco del prospetto meridionale con cella campanaria a monofore riquadrate, una seconda cella a bifore ed una copertura cuspidata; vi si riscontrano motivi decorativi in laterizio disposto a 'T'. L'interno della chiesa, a navata unica, è a volta a botte costolanata con lunette ed abside semicircolare a catino. Dagli anni novanta del Novecento il complesso è stato oggetto di diversi interventi che ne hanno consentito un parziale restauro e recupero strutturale.