| Una primitiva cappella esisteva fin dal 1044, soggetta poi alla Pieve di Fabbrico come riportato nella Bolla di Papa Eugenio III del 1146, la Ecclesia compare nel 1164(1). Presso la Chiesa nel 1400 esisteva un ospedale(2). L'Oratorio di S. Venerio è stato costruito nel 1775 su una preesistente chiesa romanica, di cui ne è rimasto il piccolo campanile rimaneggiato e maldestramente innalzato in tempi successivi (3). Presenta una elegante facciata in stile neoclassico orientata liturgicamente. In angolo alla strada Gavello sorge un edificio rurale ad elementi giustapposti in linea. L'abitazione è a due livelli più sottotetto, distinti da cornici marcapiano, con copertura a quattro falde a colmo indifferenziato; le luci, regolari e simmetricamente distribuite. Il rustico è caratterizzato da un portico a due luci a sesto ribassato di cui una tamponata, trasformato in abitazione. A fronte dell'Oratorio di S. Venerio sorge la villa Bianchi con annesso complesso rurale. La villa sviluppa una tipologia a casino di matrice ottocentesca. L'impianto è a base quadrangolare, articolato su due livelli e sottotetto, con copertura a quattro falde. In vertice si imposta una torretta con orologio. Le luci sono regolari e simmetricamente distribuite. Il paramento è bugnato liscio al pianoterra con angolari a ricorsi alterni. E' notabile nella corte oltre al fabbricato civile anche il basso rustico coperto da tetto a quattro falde a colmo indifferenziato, caratterizzato dal lungo portico con archi a sesto ribassato ripartiti da pilastri in muratura con contrafforti all'esterno. Verso levante si segnala un secondo edificio rurale ad elementi giustapposti in linea. Il complesso è individuato dalla carta topografica del Ducato nei primi decenni dell'Ottocento con il toponimo di Cà Bordea. L'abitazione, coperta da tetto a due falde a colmo indifferenziato, è a due piani più il sottotetto. Vi è adiacente un pro servizi, coperto a due falde, con portico a quattro luci a tutto sesto, sorretto da colonne in muratura con base e capitello. |