| In località indeterminata della villa si riporta il ritrovamento di sepolcri romani isolati ad inumazione (1). La villa seguì sempre le sorti di Castelnovo di Sotto. Durante l'epoca napoleonica fu eretto a Comune autonomo insieme a Cogruzzo. La località sembra essere citata in un documento del 835 insieme alla cappella, ricordata ancora nel 853; nell'860 è citato un "monasterium" mentre il " locus-fundus" nel 991 passò quindi in proprietà del Monastero di S. Giovanni di Parma come indicato nei Privilegi di Lucio II(1144) e di Eugenio III(1145) ed ancora nelle decime del 1230 sotto la pieve di Campegine(2). La chiesa fu poi compresa nel vicariato di Pieve Saliceto, Campegine e Castelnovo Sotto passando con questo nel 1828 alla Diocesi di Reggio. Alla metà del XVII secolo vi furono eseguiti importanti restauri ed ancora nel secolo successivo; infine rimodernata con disegno dell'Ingegnere Albertini di Reggio nel 1885(3). La facciata rivolta a ponente è ripartita con riquadrature da cornici e lesene e raccordi arcuati alle ridotte ali. Il portale architravato, sormontato da grande nicchia con statua del Santo titolare; superiormente il prospetto concluso da frontispizio triangolare. Il campanile presenta una cella a monofore cuspidata. A sud della via Peschiera a fianco della chiesa, sorge un edificio rurale ad elementi ad "elle" con porta morta e copertura a due falde a colmo costante con cresta frangifuoco. Il civile su due piani, ad ovest, ha luci regolari simmetricamente distribuite. Poco oltre l'incrocio con la via S. Savino sul lato nord della via Peschiera notabile un piccolo edificio civile su due livelli con cordolo marcapiano e luci regolari simmetricamente distribuite. |