La chiesa di S. Michele è citata in una Bolla di Eugenio III del 1145 tra quelle dipendenti dal Monastero di S. Giovanni di Parma (1). Fu quindi ceduta nel 1219 al Monastero di Canossa (2) cui figura soggetta nelle Decime del 1302 (3). L'edificio è ristrutturato alla fine del XVI secolo inizi XVII. La sagrestia nuova costruita nel 1775. La chiesa è infine ricostruita dalle fondamenta nel 1828, mentre la facciata eseguita nel 1886 (4). Questa presenta una elegante forma a capanna con raccordi laterali a voluta. La parte centrale delimitata da lesene e coronata da un frontispizio triangolare su alta cornice. Nel 1304 Azzo d'Este investe Gilberto dè Corradi da Gonzaga e Roberto della Carità, cittadini reggiani, delle regalie della villa di S. Michele del Gorgo; ne otterranno poi l'investitura i conti di Novellara (5). Nel 1313 S. Michele figura come Comune autonomo (6). Alla fine del Settecento comprendeva 258 abitanti (7). Durante il Regno d'Italia fece parte del cantone di Reggio insieme a S. Giovanni, S. Maria e S. Tommaso. Con la restaurazione del 1814 passò a Correggio e solo nel 1860 fu aggregata a Bagnolo (8). La villa costituisce un tipico nucleo rurale ad impianto disarticolato con unità edilizie sparse. Si segnalano al margine della strada principale diversi fabbricati di interesse tipologico ad elementi giustapposti in linea con porta morta. Alla deviazione con la strada Beviera è posta una maestà a pilastrino dedicata alla Beata Vergine.