Nel 1240 diciotto uomini di S. Donnino prestano il giuramento di fedeltà al Comune di Reggio (1). Nel 1623 la località era feudo della Casa Fontanelli con sede di Pretorio (2). Alla fine del settecento apparteneva ancora alla stessa casa Fontanelli comprendendo una popolazione di 435 abitanti (3). La chiesa di S. Donnino di Tresinara è nominata fin dal 1191 (4) ed è compresa nelle Decime del 1302 tre le dipendenti della Pieve di S. Vitale (5). Vuole la tradizione che la chiesa fosse fatta costruire dalla Contessa Matilde di Canossa (6). Nel 1596 rovinò la torre trascinando la chiesa e la canonica. Questa data si legge in un lato della finestra del coro mentre nel muro esterno è riportata quella del "1822" (7). La chiesa è in stile romanico con orientamento liturgico. L'impianto è ad aula, in volto. La parte inferiore della costruzione è composta da un paramento murario con i caratteristici conci regolari. Il portale, di grande interesse, è architravato con lunetta superiore a tutto sesto recante una decorazione a treccia. Agli stipiti si affiancano due semicolonne con capitelli fogliati ed a treccia. Il prospetto è stato probabilmente ristrutturato insieme all'edificio nel XVIII secolo; ora si presenta con un fronte a capanna su cui si apre una finestrella quadrilobata ed è concluso da una cornice di gronda modanata. Di rilievo è anche l'attiguo complesso della canonica nel quale è distinguibile una parte di sottotetto a colombaia, sottolineata da un breve cordolo lineare. Il campanile, assai slanciato, si innalza isolato con una cella a monofore riquadrate. Una lapide ne riporta forse l'anno di costruzione al "1766".