| Il borgo di Roncopianigi si innalza sui pendii marnosi ed argillosi declinanti ad oriente del monte Cusna. L'abitato conserva un patrimonio storico architettonico di rilievo. E' notabile il seicentesco oratorio dei Pigozzi già dei Bianchi ora in stato di abbandono. Le ante lignee del portale recano ancora l'originale serratura in ferro battuto artisticamente lavorato. A breve distanza si innalza la pregevole casa di Pigozzi, caratterizzata da una pianta rettangolare con tetto a quattro acque. L'edificio, benchè parzialmente rimaneggiato conserva particolari architettonici di rilievo, tra cui si evidenzia una nicchia racchiudente una scultura zoomorfa sotto la quale è visibile una dicitura abrasa dagli agenti atmosferici e di difficile interpretazione. Una seconda nicchia murale, a fianco dell'ingresso, è artisticamente scolpita in un monolite di arenaria; vi si osserva un'immagine raffigurante S. Antonio, mentre, a tutto tondo, è riportato il millesimo "1793". Una sequenza alternata di massicci conci rinforza l'angolo occidentale dell'abitazione, in corrispondenza del quale rimane una maestà murale recante in nicchia una pregevole icona marmorea raffigurante la Madonna coronata con il Bambino. In adiacenza si innalza un fabbricato ottocentesco caratterizzato da pianta quadrangolare conclusa da un tetto a quattro spioventi con manto in lastre. Si osserva un ampio portale, formato da un arco a tutto sesto con chiave di volta cuspidata recante a rilievo una croce latina. La chiave è sormontata da un concio rettangolare datato "1864". Una nicchia murale sovrasta l'ingresso racchiudendo una scultura in arenaria a tutto tondo, di ispirazione zoomorfa. Al fabbricato è annessa una corte selciata con un edificio di servizio adibito a stalla fienile, tipologicamente attribuibile alla seconda metà del XVI secolo. Nel prospetto settentrionale di un edificio adiacente si nota un ampio portale con arco a tutto sesto (sec. XIX) sormontato da una chiave cuspidata, su cui insistono alcune mensole di balcone artisticamente scolpite con rilievi fogliati in pietra. Nell'estremità meridionale dell'abitato si segnala un fabbricato con ampio loggiato a due ordini, caratterizzato da archi a tuto sesto; una rampa con alzata in pietra introduce al portale di ingresso sopraelevato. Poco più a levante è visibile una schiera di fabbricati ottocenteschi articolati lungo un pendio leggermente digradante; recano soffittini di gronda modanati che sottendono l'aggetto di un tetto a due acque con lastre in pietra. Sulle facciate di numerosi altri edifici si osservano infine elementi di recupero e portali genericamente attribuibili al XVIII-XIX secolo. |