Il toponimo identificava un pregevole complesso rurale ottocentesco a corpi separati ma con raccordo a portico passante. La parte civile era disposta a sud ed il rustico a nord; entrambi i fabbricati erano a pianta quadrata sviluppata su tre livelli, con volume compatto e tetto a quattro falde. Nella cartografia storica del XVI secolo vi è indicata la presenza del “Palazzo di Mancasale”; non si esclude fosse possesso della famiglia Zoboli nel XIV-XV secolo. Il complesso è stato demolito da alcuni decenni.