Pantano è nominato tra i luoghi nei quali il Marchese Bonifacio di Canossa aveva acquistato beni dalla Chiesa di Reggio nel 1070; figura ancora in documenti del 1144 e 1168 (1). Nel 1218 la villa con 89 uomini giura fedeltà al Comune di Reggio (2). Possesso dei Fogliani passò in seguito agli inizi del XV secolo agli Estensi (3). La chiesa di S. Martino compare citata nel 1302 (4). Nel 1668 Pantano fu comperato in feudo dai Conti Caprara di Bologna (5) e nel 1734 assegnato al Conte Borso Santagata di Modena (6). Alla fine dello stesso secolo era ancora in possesso di questa famiglia e contava una popolazione di 537 abitanti (7). Era Comunello autonomo con propria Adunanza di Reggenti, sede di Pretorio e di un giusdicente con il titolo di Podestà (8). Il nucleo è ad impianto complesso, articolato ad una serie di edifici riferibili al XV-XVII secolo. Tra questi si evidenzia una casa torre con colombaia. Il paramento è in pietra con ricorsi angolari alterni; il cordolo di colombaia è in laterizio a dente di sega e lineare sovrapposti, spezzato ad angolo retto mentre il soffitto di gronda è definito sempre in laterizio sia a dente di sega che a "T". E' pure visibile una finestrella seicentesca in arenaria con davanzale modanato a gola. Nell'ampio prospetto a capanna del fabbricato adiacente rimangono due finestrelle tamponate a tutto sesto: una in cotto e l'altra ad elementi monolitici in arenaria. Verso levante si apre un bel loggiato a quattro luci ad arco sorrette da colonnine. All'ingresso del paese è posta una maestà a pilastrino, di non antica fattura, con nicchia a volto ribassato alla Beata Vergine.