Fu innalzato nel 1805 per ricordo del passaggio a Reggio di Napoleone, una iniziativa simile a quella presa da altre città dell'epoca. Il monumento, opera di uno dei maggiori architetti operanti a Reggio nella prima metà dell'Ottocento, Domenico Marchelli, si inserisce nel complessivo rifacimento del lato nord della via Emilia cittadina quando furono abbattuti i portici e costruito l'attuale allineamento di palazzi in stile neoclassico.