La chiesa di S. Vito "in loco Onfiano" è ricordata in una carta del 1965 nell'Archivio della Cattedrale di Reggio (1) ed è ancora nominata tra quelle soggette alla Pieve di Campiliola in una Bolla di Eugenio III del 1146 (2). Nel 1302 figura tra le dipendenti della Pieve di S. Vitale di Carpineti (3). Nel 1543 la chiesa si trovava in cattivo stato; fu in seguito ricostruita con ottima forma in ordine misto toscano sulla foggia di quella di S. Agostino di Reggio (4); la facciata a capanna presenta un portale architravato con nicchia rastremata superiore ed al centro una finestrella quadrilobata. L'interno è a navata unica con tre altari, orientata liturgicamente. Il campanile, con cella a bifore, decorate a bassorilievo, si innalza a fianco del prospetto settentrionale. Nel 1315 compare il Comune e la villa di Onfiano di Tresinara; successivamente entrò a far parte del feudo di Giandeto di cui seguì le sorti (5). Alla fine del XVIII secolo comprendeva 243 abitanti segnalandovi una cava di sale e fonti copiose di acque sulfuree e salate (6). Tra gli edifici del nucleo rurale si evidenzia una casa padronale con torre riferibile alla fine del XVI secolo. Il portale d'ingresso è ad arco a tutto sesto con decorazione e cordonatura, recante in chiave uno stemma abraso seicentesco. Altri elementi tipologici sono riscontrabili nei diversi edifici del borgo.