L'immagine rappresenta simbolicamente la nascita della speranza attraverso la sofferenza del martirio. Nella parte inferiore compare l'epigrafe. L'iconografia della pietà cristiana è qui rappresentata nel martirio dell'uomo adulto e nella sincronia con cui le diagonali delle linee in tensione trasmettono la sofferenza della vittima nella rassegnazione dei famigliari, dove il figlio è la metafora della speranza nelle nuove generazioni. L'immagine è ricavata da una composizione di mattonelle in ceramica opera di Luigi Ferretti. L'inaugurazione è avvenuta nel 1995.
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«...ED ANCHE LA MIA CARNE/ RIPOSERA' NELLA SPERANZA...»