| La località è ricordata in un documento del 907 (1) . Anticamente faceva parte insieme con le ville di Vico, Bellella, Mandriolo e Lovana di quella quadra detta "centum iuges", citata da Berengario nel 907 in conferma alla Chiesa di Reggio. In un placito tenuto dalla Contessa Matilde di Canossa nel 1101 troviamo nominata Mandrio tanto tra i beni della Cattedrale di Reggio che tra quelli della Basilica di S. Prospero. Divenne in seguito villa di Correggio. La Chiesa dedicata a S. Salvatore, compare nell'Elenco delle Decime del 1302 e delle chiese della Diocesi del 1538. Passò quindi sotto la Prepositura di Correggio del cui Vicariato fa parte. La vecchia chiesa trovavasi a nord della presente. L'attuale, orientata liturgicamente, è ad unica navata con tracce della antica costruzione(2). La facciata è caratterizzata da un avancorpo porticato a tre luci archivoltate; scandita da paraste e conclusa da un frontispizio triangolare con alta cornice di gronda modanata. Il campanile presenta una cella a bifore con copertura ad alta cuspide. L'edificio della canonica a pianta quadrata, su tre livelli e sottotetto con copertura a quattro falde. La Visita Rangone nel 1593 ricorda anche un oratorio sito sulla via pubblica(3). A fronte della via S. Pellegrino è visibile una maestà ottocentesca a pilastrino con nicchia in volto, cuspidato con pinnacolo, palla e croce in vertice. Lungo la via Mandrio, verso Rio Saliceto, rimane il fabbricato delle scuole a pianta rettangolare su due livelli. |