| In località indeterminata della villa si sono rinvenute tombe romane isolate di inumati(1). La villa di Budrio nominata in una carta del Monastero di S. Prospero di Reggio del 935. In un'altra donazione del 1006 compare il castello di Budrio; successivamente è ricordato nel 1092 e 1172 (2). Budrio faceva parte del distretto di Reggio alla cui Comunità rimase soggetto fino alla fine del sec. XVIII. Con la restaurazione fu aggregato a Correggio. Secondo la bolla di Innocenzo II la chiesa di S. Pietro dovrebbe figurare già presente nell'anno 1140. In origine essa sorgeva più ad est rispetto alla presente. Essa è comunque compresa nel documento delle Decime del 1302; in seguito non fu soggetta ad alcuna Pieve. La visita del Vescovo Picenardi del 1704 riporta la chiesa a navata unica con tre altari. Fu poi riedificata fra il 1743 ed il 1764 sotto la direzione dell'architetto Cattania di Correggio o secondo più recenti attribuzioni su disegno dell'architetto Francesco Cipriano Forti. In seguito vennero eseguiti restauri e nel 1868 realizzato il nuovo campanile. Ha forma a croce latina (3). La facciata è ripartita da paraaste, conclusa da un frontespizio triangolare con nicchia al centro recante una immagine votiva a tutto tondo. La parte inferiore è formata da un portico a tre arcate a tutto sesto cui sono sovrapposte al centro del prospetto tre luci voltate. Il campanile -aggiunto nel 1868- presenta una cella a bifore con tamburo e copertura cuspidata. A fronte della chiesa, in angolo alla via Fossa Ronchi, visibile un edificio rurale a corpi giustapposti, orientato in direzione est-ovest, con porta morta a sesto ribassato e copertura a due falde a colmi differenziati. Il civile, situato a levante, ha luci regolari e simmetricamente distribuite. Il rustico presenta nel fronte sud un portico tamponato a tre luci a tutto sesto. |