| Nucleo situato alle falde orientali del monte Frecana. Anticamente era comune, contea e giurisdizione sotto il Ducato e Diocesi di Reggio. Nel 1214 Salinguerra di Ferrara giurava fedeltà al Papa; tra i beni concessigli si ricordano anche quelli "in Gazolo" (1). Nel 1216 gli uomini di Gazzolo, insieme con quelli di Nigone e Ramiseto, avevano giurato che il loro territorio apparteneva al Vescovo di Reggio (2). Successivamente la località è compresa nei feudi della famiglia dei Terzi e quindi in quelli dei Da Vallisnera; ma le conferme delle investiture da parte del Marchese Lionello nel 1444 e del Marchese Borso nel 1450 esclusero Gazzolo che tennero a sè riservato (3). In seguito gli Estensi lo eressero in contea e ne investirono la famiglia Molza che ne tenne il dominio sino alla soppressione dei feudi. Alla fine del Settecento il Ricci ne indica una popolazione di 134 abitanti (4). Dopo la Restaurazione Estense fu unito al Comune di Castelnuovo Monti, nel 1860 a quello di Pieve S. Vincenzo e quindi nel 1866 a Ramiseto. Il centro è situato vicino al luogo ove sorgeva il castello detto "Delle Gazze" di cui restano pochi ruderi. Il territorio di Gazzolo anticamente apparteneva alla parrocchia di Nigone (5). Nel 1230 la Cappella "de Gazo" dipendeva dalla Pieve di S. Vincenzo, nella Diocesi di Parma (6). Dopo la metà del sec. XIV passò alla Diocesi di Reggio, e nel "Regestum Vetus ante annum 1493 exaratum" non compare più fra le chiese soggette alla Pieve S. Vincenzo (7). Nel 1637 l'oratorio di S. Rocco fu eretto in chiesa parrocchiale autonoma sottoposta dapprima alla Pieve di Castelnuovo nè Monti, quindi a Gottano e nel 1727 alla plebana di Nigone. La visita del Vescovo Marliani del 1664 la indica orientata in senso inverso e "tabulata". La Visita Picenardi del 1705 riporta: "sita est in eminenti colle noviter edificata et constat unica navi fornicata, dealbata et insultata cum tribus altaribus... ". La chiesa attuale presenta un portale quadrangolare sormontato da un frontespizio modanato spezzato con icona marmorea raffigurante S. Rocco, di fattura seicentesca. Delle due case a torre rilevate nella località, la prima è situata all'interno del borgo ed ha subito alcuni rimaneggiamenti; sono tuttavia visibili alcune archibugiere, un cordolo di colombaia con finestrella ed un concio con millesimo "1745". All'uscita dell'abitato, nei pressi della chiesa si osserva il complesso monumentale di Casa Cavaglieri, di cui si evidenzia la slanciata torre cui è aggregata una serie di edifici con caratteri architettonici riferibili dal XV al XVIII secolo, tra cui notabili un portale a mensole convesse, una finestrella ed un secondo portale a mensole concave con architrave decorato da una rosa a quattro petali inscritta; l'ingresso è sormontato da un arco a tutto sesto datato in chiave "1756" mentre un terzo portale con arco a botte e stipiti decorati a bugne riporta la data "1639". Un ampio portale di ingresso ad una altra corte del paese è datato "1596"; nell'interno è visibile un balchio con colonnine. Nelle adiancenze sono osservabili due finestre quadrangolari di fattura quattrocentesca aperte nel paramento di una probabile casa a torre rimaneggiata: la finestra superiore reca in architrave il millesimo "1480", la croce greca e due rose a sei petali inscritte. Un massiccio edificio situato all'estremità nord del paese, in adiacenza ad un sottopasso, è caratterizzato da un coperto in piane a 4 falde su pianta quadrata. Un secondo fabbricato mostra infine nella facciata un portale tamponato sopraelevato a mensole concave. Un pilastrino di recente costruzione si innalza all'estremità nord del paese racchiudendo una icona marmorea in nicchia. |