| Villa situata alla sinistra della Strada Statale del Cerreto. Nel 1098 "in Villa quae dicitur Garphagnolo" era redatto un documento relativo a contrasti tra il Monastero di S. Prospero di Reggio e gli "homines qui dicintur de Vallibus", sorti perchè questi ultimi "iniuste tenebant quasdam res territorias in Curte de Nasseto, quae erant Juris Ecclesie Sancti Prosperi" (1). In un documento del 1169 troviamo una donazione alla Pieve di Campigliola fatta da "Girardini figlius condam Guiduzzi de Garfagnolo", che professa dividere secondo la legge romana. Il motivo di questo gesto è che "Girardinus" si appresta a partire per il Santo Sepolcro come crociato. Infatti egli stesso fa sapere: "Crucem suscepi, et viam Beati Sepulchri, ad redimenda mes peccata, incoepi" (2). Il Tiraboschi indica la località come villa del Marchesato di Bismantova con chiesa parrocchiale dedicata a S. Andrea nel vicariato di Castelnuovo nè Monti (3). Questa chiesa è nominata ancora in una carta del 1240 (4). Nel 1302 l'"ecclesia de Garfagnola" era dipendente dalla Pieve di Campigliola (5). La chiesa sorge isolata su un rilievo della stessa Strada Statale ed è elegantemente costruita in volto con una unica navata a tre altari, come già risulta dalla visita pastorale del Vescovo Picenardi nel 1705. Probabilmente la chiesa era stata ristrutturata dopo che nel 1594 la visita Rangone trova l'edificio cadente aveva trovato imponendone il restauro (6). Il substrato roccioso, assai plastico, ha probabilmente inciso sul patrimonio storico-architettonico che, attualmente, è pressochè assente. I fabbricati sono nella quasi totalità dei casi rimodernati; il nucleo mostra un impianto urbanistico di tipo indifferenziato. |