| Lo Scarani vi attesta un insediamento eneo di eccezionale interesse- esempio chiarificatore per capire la reale struttura dei centri dell'età del bronzo. In questo stesso insediamento sono segnalati oggetti della seconda età del bronzo, confrontati dal Chierici con quelli trovati a Castellarano e Montecchio. In una comunicazione del Bandieri al Chierici si legge che la Chiesa di Fodico è posta su di un'elevazione formata da terramara. La terramara di Fodico è molto simile, per caratteristiche, a quella della Godezza, Motta Balestri (Brescello), Case Cocconi e Case del Lago (Campegine). Vi si sono riscontrati strati di insediamenti che vanno dall'età del bronzo attraverso l'età del ferro compreso la civiltà etrusca, sino al periodo romano. Attualmente sul retro della Chiesa affiorano solo frammenti di pentolame medioevale(1). La chiesa è dedicata a S. Giacomo Maggiore. L'iscrizione che sovrasta il portale la fa risalire attorno al 1100. Nel 1763 si apprestano lavori di restauro e di ampliamento, compreso il rifacimento in stile classico della facciata. Il campanile, la sagrestia ed il coro risalgono al 1885. Si dà quasi per certo, grazie all'osservazione degli interni e la loro suddivisione, che dietro al Caseificio (ex Corazza) nell'attuale fondo "La Grande", l'esistenza di un convento. Lo si ricava dall'esame del rustico, che all'interno ha un salone ad uso refettorio con colonne al centro ed un ampio scalone con accesso alle celle. Nel refettorio esiste ancora oggi una nicchia contenente un'antica statua di S. Lorenzo martire. E' da questo ex convento che provengono le volute e i barocchi trasferiti sull'antica porta della chiesa(2). Edificio rurale ad elementi giustapposti in linea con copertura a due falde a colmo indifferenziato, situtato a nord di Via Molinaro. Il civile su due piani e sottotetto, ad ovest della costruzione, ha due luci regolari, leggermente archivoltate. Il rustico ha il fronte sud caratterizzato da un alto portico a tre luci a sesto ribassato. Edificio rurale ad elementi giustapposti in linea con porta nuova e copertura a due falde a colmi differenziati, situato a nord di Via Molinara. Il civile, ad ovest della costruzione, sviluppa una pianta quadrangolare su due piani e sottotetto, le luci sono regolari e simmetricamente distribuite. Numerosi sono gli edifici di interesse tipologico che caratterizzano questo borgo rurale. Sul lato nord della via Molinara si distingue un edificio rurale a corpi giustapposti il linea con copertura a due falde a colmi leggermente differenziati e cresta frangifuoco. Il civile su due piani e sottotetto ad ovest della costruzione, ha ingresso archivoltato e luci regolari simmetricamente distribuite. Il rustico presenta portico in oggetto a tre luci a sesto ribassato sul fronte. Presso l'incrocio tra Via Molinara e Via Piccolo sorge un complesso rurale comprendendo il civile, inserito in un edificio ad elementi giustapposti. La copertura è a due falde a colmo differenziato con cresta frangifuoco e portico archivoltato in aggetto a tre luci. Notabile il caseificio a pianta rettangolare con copertura a quattro falde e fronte ad attico; l'impianto è caraterizzato da un alto camino a ciminiera in laterizio. Le luci sono disposte simmetricamente nei prospetti creando alle estremità e al centro un motivo a finestre binate riquadrate da una leggera cornice. In corrispondenza delle stesse nel sottotetto, segue una sequenza di finestrelle. |