| Nella località si sono rinvenuti alcuni manufatti del periodo paleolitico (1). Corniano è nominata in una Bolla dell'Antipapa Guiberto dell'anno 1092 in favore della Chiesa di Reggio Emilia ed in diversi documenti del XII secolo del Monastero di Marola che vi aveva case e terreni. In due carte del 1156 e 1163 si dice luogo della corte di Bianello; infine nel 1178 è nominato un mulino posto tra Corniano e Bibbiano (2). Nel Settecento la villa apparteneva al Marchesato di Bianello, feudo Gabbi (3). Nella località si trova un oratorio dedicato a S. Rocco fabbricato in occasione della peste del 1631. Appartenne alle famiglie Strani, Barozzi e Minghetti (4). L'oratorio presenta una facciata a capanna, timpanata, orientata liturgicamente. Il portale è sormontato da un riquadro per l'immagine del Santo e da tre finestre di cui una archivoltata. Superiormente vi è un campaniletto a vela. L'interno è a navata unica con volta a botte. Il quadro dell'altare raffigura la Madonna della Ghiara con S. Rocco e S. Sebastiano. A fronte dell'oratorio è visibile una edicola, datata 1820; il prospetto è serrato da due lesene e coronato da un frontispizio triangolare con cornice modanata. Nell'abitato sorge anche una interessante villa realizzata probabilmente nella seconda metà dell'Ottocento dalla famiglia Bacigalupo. Da questa per eredità passò in seguito ai conti Catelli di Parma ed ai Donati. Ceduta nel 1952 all'Ente Comunale di Assistenza fu venduta nel 1961 alle famiglie Giampietri e Bigi. Il complesso si articola in un corpo centrale a pianta quadrata affiancato da due ali più basse ad impianto rettangolare. La copertura è a quattro falde. Nel prospetto principale, rivolto verso loevante, si apre una ampia loggia con portico a tre luci e balaustra, sormontata dalle alte finestre del salone superiore. Nel prospetto di ponente si evidenzia un vasto arco a sesto ribassato, ora in parte tamponato sotto il quale si sviluppano le due rampe a tenaglia di accesso alla abitazione. All'interno sono da segnalare i saloni 'delle festè al piano terreno ed al piano nobile con pianta a ferro di cavallo, oltre ad elementi decorativi quali alcuni affreschi e parati. Tracce di un loggiato a più luci sono emerse recentemente nella struttura di un edificio vicino all'oratorio. A sud-ovest dell'abitato, in angolo con la via della Croce, è visibile un edificio rurale di proprietà Bertoldi, in abbandono a parziale rovina. La tipologia è ad elementi giustapposti in linea con l'abitazione civile disposta a ponente. La copertura è a tre falde con colmi differenziati. Il rustico, che presenta vaste demolizioni, è fronteggiato da un porticato a quattro luci architravate a tutta altezza. |