Si tratta della rappresentazione della metafora della vita (intesa conte libertà, democrazia, solidarietà) che sgorga da una superficie perfettamente integrata allo spazio circostante e in grado di evocare un elemento paesaggistico paragonabile ai monti della Resistenza, o di suggerire forme naturali come un elica o un fiore. Su queste superfici scorre un 'fiume' costituito da decine di tasselli colorati che attraversano il monumento diametralmente. In questo modo, evitando qualunque riferimento iconografico o figurativo, la composizione si astrae dalla storia. Tuttavia, rispettando le tematiche pretese dall'Amministrazione comunale (monumento alla memoria, alla pace, ai caduti), l'opera di Luciano Bertoli comprende i caratteri della memoria storica di San Martino in Rio proprio nella capacità delle superfici di dilatarsi tra la vegetazione e lo spazio urbanistico. La pietra su cui è incisa l'iscrizione sembra uscire dalla terra. L'inaugurazione risale al 22 aprile 1990.
Iscrizione
«SAN MARTINO IN RIO/ AI SUOI CADUTI»