È situata sui pendii declinanti ad est della rupe di Canossa da cui dista alcune centinaia di metri. Dopo la prima metà del sec. XIV, con l'abbandono della chiesa di S. Apollonio entro il Castello da parte dell'abate e dei monaci e la successiva profanazione del Tempio, si dovette costruire un nuovo edificio da adibire al culto (1). La chiesa di S. Biagio appare nominata per la prima volta in un atto di vendita di certi terreni confinanti con la chiesa il 22 aprile 1400 e successivamente nelle Visite Vescovili dei secoli XV e XVI che la riportano unita a quella di Grassano, dalla quale si separò inseguito formando una parrocchia distinta. Dalla Visita Marliani del 1664 apprendiamo che era orientata liturgicamente e "tabulata" (2). L'edificio in cattive condizioni, presenta una semplice facciata a capanna conclusa da un frontispizio triangolare. Di interesse sono anche i fabbricati di matrice rurale del piccolo nucleo prospicente la chiesa.