| La Chiesa di S. Prospero di Grassano appare tra quelle possedute nel 1070 dal Marchese Bonifacio di Canossa in enfiteusi dalla Chiesa di Reggio riportando la " Capellam Sancti Prosperi propre Canusia cum decimis" (1). E' ancora nominata nel diploma del 1116 di Enrico V in favore del Monastero di Canossa e nelle Bolle di Lucio II ed Eugenio III del 1144 e 1146 (2). Apparteneva al Monastero di Canossa e si trova anche sempre menzionata fra le cappelle soggette alla Pieve di Caviano (S. Polo d'Enza) (3). Al titolo originario di S. Prospero venne a sostituirsi, sul finire del secolo XIV, quello di S. Maria (Natività di M. V. ) che tuttora conserva. Per lungo tempo le Chiese di Grassano e di S. Biagio di Canossa erano unite e conferite al medesimo Rettore; furono poi separate sulla fine del secolo XVI. La visita pastorale del Vescovo Cervini nel 1543 ci dice la chiesa mal tenuta. La visita del Vescovo Marliani del 1664 la indica orientata liturgicamente e "tabulata". La data "1697" scolpita nella facciata indica la probabile ricostruzione della chiesa riscontrata nella visita Picenardi del 1707. All'esterno presenta una facciata assai slanciata, a capanna, orientata liturgicamente, scandita da esili lesene su cui si imposta il frontespizio triangolare. Sul prospetto nord si innalza il campanile. Il fabbricato è caratterizzato da pareti esterne in blocchi squadrati di arenaria. L'interno è ad unica navata in volto con due cappelle laterali per parte. A fianco della chiesa si articola il complesso della canonica in cui è notabile il bel loggiato a luci archivoltate su colonnette. |