| Località situata sui rilievi settentrionali della Costa di Cerreggio. Era villa del Comune di Vairo. Apparteneva alla giurisdizione imperiale ed in commenda ai Duchi di Parma. Nel Censimento Estense del 1415 figura avere, insieme a Temporia, 15 abitanti (bocche) e 2 case non meglio descritte (1). Vi era stabilita una dogana per il confine Estense. Il Molossi ne indica la popolazione, agli inizi del XIX secolo, in 91 abitanti (2). Dopo il 1874 passò a far parte del Comune di Castelnuovo nè Monti fino al 1860 quando fu unito a quello di Pieve S. Vincenzo e quindi di Ramiseto (3). La chiesa unita anticamente a quella di Ramiseto fu eretta in parrocchia autonoma nel 1644. Nel 1643 era stato fabbricato l'oratorio di S. Francesco d'Assisi che divenne poi chiesa parrocchiale. Nel 1821 la chiesa fu aggregata alla Diocesi di Parma ed al Vicariato di Palanzano fino al 1853 quando ritornò alla Diocesi di Reggio. La Visita del Vescovo Marliani del 1664 la indica come "tabulata". Ancora la visita Picenardi del 1705 la riscontra "sita est in eminenti colle.... est satis angusta, tabulata, dealbata cun unico Altari ad occidentem". La chiesa attuale era in costruzione nel 1751, piccola con due altari; il campanile fu edificato nel 1863 e la sagrestia nel 1868 (4). Il paese è arroccato su di un colle calcareo-marnoso prospicente la valle del fiume Enza. Sono visibili due portali con arco a tutto sesto datati "1895" e "1888". Un fabbricato a pianta quadrata con cordolo e finestrella di colombaia appartiene probabilmente ad una antica casa a torre ribassata. A sud del paese è visibile un pilastrino con bassorilievo dedicato alla Beata Vergine, siglato "A. PAZZI FECE - 1855". |