| Il borgo si innalza sulle pendici settentrionali del monte Regnola, in corrispondenza di un substrato roccioso piuttosto instabile. La località è nominata fin dal 1145 unitamente a Piolo. Nel 1240 la Comunità giura fedeltà al Comune di Reggio (1). Il territorio era compreso in quello di Piolo, dipendente dalla famiglia dei conti Dallo. La chiesa di S. Pietro è documentata nel 1456, anno in cui viene nominata nella visita del Vescovo Pallavicini (2). Con la conquista estense la villa è unificata alla podesteria di Minozzo e ne segue le vicende. Riappare successivamente solamente in liti per questione di pascoli nel 1602 e per privilegi riguardanti la cava di pietra da smeriglio nel 1606 (3). Nel 1788 è comune con 260 abitanti (4). Nel 1796, 27 capi famiglia e due consoli giurano fedeltà alla Repubblica reggiana (5). Numerosi interventi di ristrutturazione e le naturali caratteristiche di instabilità del suolo hanno condizionato l'antico paesaggio architettonico, attualmente limitato al paramento murario di alcuni edifici. La chiesa parrocchiale conserva in facciata una pregevole icona in marmo carrarese recante la dicitura: "BERTO DI PIETRO... 1647". In facciata ad un fabbricato contiguo è visibile una chiave cuspidata di recupero raffigurante l'Ostensorio sormontato da una croce greca. Nel fianco settentrionale della chiesa, in corrispondenza di una superfettazione, è visibile la traccia di un paramento murario ad "opus quadratum", forse appartenente ad una preesistente costruzione medioevale. Un ampio fabbricato situato poco più a valle conserva elementi costruttivi tipologicamente attribuibili al XV-XVI secolo, tra cui è osservabile un ampio portale composito con arco a tutto sesto ed un secondo portale tamponato a stipiti composti. |