| Grande villaggio dell'età del bronzo con resti di palificazione sottostante un abitato della età del ferro. Il sito archeologico si estende probabilmente dal piazzale della Rocca di S. Polo alla sponda destra del rio della Madonna ed interessa la sommità di terreni di epoca wurmiana. I primi scavi archeologici furono attuati dal paletnologo G. Chierici nel 1862, cui ne seguirono altri nel 1863, 1873, 1876, 1898, 1914. La stazione ha permesso il rinvenimento di oggetti in osso, argilla, pietra, bronzo, ambra assieme a tracce di costruzioni a secco. Alcuni pozzi scavati hanno fornito vasellame e situle in bronzo, ora raccolti presso le collezioni dei Civici Musei di Reggio Emilia; altre tracce sono segnalate nel campo ""Santagine"" (1). Questo insediamento archeologico mostra le tracce della frequentazione antropica anche in epoca paleolitica, neolitica, eneolitica e romana (2). Dopo la Prima Guerra Mondiale nella località di Servirola èstato installato un trasformatore per la produzione di energia elettrica. Successivamente è stata realizzata la segheria ed il mulino, non più esistenti. Sul luogo era una antica fornace per mattoni di cui rimane ancora il forno di cottura. |