Nel 1057 la località comprendeva diverse terre riconosciute dal Pontefice Stefano al Monastero di S. Prospero (1). All'incrocio tra le vie Crostolo-Romesini è posta una maestà ottocentesca dedicata a S. Prospero. Si evidenzia un pregevole complesso rurale a corpi separati, già in possesso dei Padri Benedettini, del XVIII-XIX secolo. Il casino civile è di particolare interesse. Sviluppa un volume compatto a pianta quadrangolare. Si articola su due livelli ed è concluso da un tetto a quattro falde. Le luci sono variamente disposte. Sul prospetto di levante è visibile un bel loggiato seicentesco, ora tamponato, con cinque arcate a tutto sesto. Attualmente è in abbandono e in cattive condizioni.