Il mulino figura già esistente agli inizi del XIX secolo ed censito nella Carta idrografica d’Italia del 1888 (1). L’impianto era azionato da quattro ruote orizzontali a mescolo. La macina da granoturco era una verdone di Brescia. L’opificio ha cessato ogni attività dopo la guerra. A poca distanza si osserva l’oratorio della Madonna di Loreto ora in abbandono. L’architrave della porta reca una iscrizione che ne ricorda la ristrutturazione effettuata nel 1736 dai F.lli Fontanelli.