Località sita in prossimità dell'alveo del fiume Secchia a settentrione del monte Carù. Il nucleo rurale è aggregato ad un settecentesco mulino, in precario stato di conservazione; vi si osserva un ampio portale cuspidato con arco a tutto sesto recante in chiave il millesimo ""C. G. G. C. - 1783"". A breve distanza rimane un settecentesco oratorio anch'esso in parziale rovina decorato in facciata con motivi a lesena in laterizio ed una tipica finestrella quadrilobata. L'opificio figura esistente agli inizi del XIX secolo ed è censito nella Carta idrografica d'Italia del 1888 (1). Ora è stato ristrutturato e ridotto ad abitazione; rimangono parte degli impianti e delle opere di alimentazione.