Il mulino apparteneva un tempo al Comune di Querciola. Rimane un atto del notaio Regnani datato 23 maggio 1577 riguardante l’affitto del mulino al locatario Antonio quondam Baptista d Caprari de Casula (1). A questo documento ne seguir un secondo nel 1632 cui allegata la lista dei mobili in dote all’impianto (2). L’opificio, situato alla destra del torrente Tresinaro, ha cessato ogni attività fin dal 1950 circa. In proprietà della famiglia Costi stato completamente ristrutturato. Comprendeva cinque macine azionate da ruote orizzontali poi sostituite da impianto a turbina. Sul rustico visibile un concio siglato 1683.