Il mulino figura già esistente agli inizi dell'Ottocento ed è riportato nella carta topografica del Ducato Estense del 1821-28. La Carta Idrografica d'Italia del 1888 segnala due opifici denominati ""Cesola Sopra"" e ""Cesola Sotto"" alimentati dal rio Cesola (1). Il mulino già degli Zanetti, poi dei Giaroli, è stato disattivato negli anni `50. Gli impianti erano costituiti da due ruote verticali e da due ruote a mescolo. L'edificio conserva un interessante impianto strutturale sviluppando un corpo di fabbrica variamente articolato. E' notabile la sopraelevazione a torretta con un cordolo lineare sul prospetto di levante mentre un altro posatoio di colombaia è disposto nel sottotetto della abitazione.