| Villa situata sulla sommità di uno sperone calcareo alla sinistra del rio Andrella. Dipende dalla parrocchia di Pieve S. Vincenzo. E' citata come ""Villa de Furnullo"" in un documento del 1357 (1). Il paese mantiene le originali caratteristiche ambientali, nonostante interventi edilizi di alterazione. Un portale a tutto sesto con chiave cuspidata è datato ""1693"" mentre un secondo portale, è quadrangolare, presenta una decorazione a zigrino. E' notabile una icona marmorea murale in marmo di Carrara, raffigurante la Madonna Addolorata, recante la scritta ""Nicola de Giovani, de la Vila de Forno, 1642"". Altre tre icone marmoree dedicate alla Madonna della Quercia ed alla Madonna Addolorata, sono riferibili al XVIII sec.. Un edificio conserva alcune finestre con davanzalino a gola e stipiti zigrinati. A valle del paese rimangono poche tracce dei tre mulini alimentati dalle acque del rio Triago e censiti nella cartografia della prima metà del sec. XIX. Nel rio Cavallaro sono visibili le rovine di grandi stalle per cavalli. |