Nel 972 è nominata la cappella ed il castello di Fellegara; vi dipendevano inoltre sette ""masserizie (fondi) e due mulini"" (1). Nel 978 il castello venne ceduto alla Chiesa di Parma (2). La Bertolani segnalava avanzi di un fortilizio nella casa dei Conti Palazzi Rangone (3). La località è citata in diversi documenti del XII secolo ed ancora nel Liber Grossus Antiquus del Comune di Reggio dell'anno 1244. Nel 1306 compare il Comune di Fellegara (4). Durante il XIV secolo fu probabilmente soggetta ai Fogliani fino al 1418 quando passò agli Estensi. Questi ne investirono i Boiardi nel 1423, quindi i Thiene nel 1565, un ramo degli Estensi nel 1642 ed infine il Marchese Mari nel 1750 (5). Alla metà del XVI secolo comprendeva 75 case, 2 chiese e 339 'bocche' (6) mentre alla fine del Settecento si contavano 576 abitanti (7). Dopo la soppressione dei feudi seguì le sorti di Scandiano. La chiesa di S. Savino sorgeva in località ""Chiesa Vecchia"" ed era dipendente dalla Pieve di Fogliano; nella seconda metà del XV secolo fu unita a Scandiano (8). La chiesa attuale fu realizzata nel 1622 (9). Fu demolita nel 1904-5 e sostituita con un nuovo tempio su progetto del perito Pietro Ferrari di Reggio in collaborazione con l'Ing. Venerio Zuccoli al quale si deve il disegno della facciata (10). Dopo il rovinoso crollo del 23 settembre 1905 è ricostruita ed inaugurata nel 1906. Presenta un prospetto tripartito con alto portale a tutto sesto e frontespizio superiore. Il campanile, realizzato nel 1933, è concluso da una cella a bifore. L'interno della chiesa è stato dipinto tra il 1944-45 dal pittore Anselmo Govi. In confine con la chiesa sorge l'elegante villa ora Salvarani cui è annesso un piccolo parco. La tipologia, in stile neoclassico, è forse riferibile alla fine del XVIII sec. -inizi XIX. Nella facciata rivolta a nord-est si evidenzia l'ampio portico a tre luci architravate. La struttura benchè interrotta ad una prima fase della costruzione conserva pressochè inalterati, anche nell'interno, i caratteri originari. La villa si articola ad una più antica casa del XVI-XVII secolo. A capo della strada di Scandiano figura una maestà a pilastrino, cuspidato, dedicata alla Beata Vergine. A contorno dell'abitato si individuano alcuni edifici di interesse tra cui il palazzotto della famiglia Brevini. Questi presenta una pianta rettangolare con prospetto tripartito. La parte centrale a tre livelli è conclusa da una torretta. Verso il Tresinaro è visibile una interessante torre colombaia seicentesca. E' notabile il complesso rurale della Brugnoletta con l'edificio principale caratterizzato dalla grande porta morta ed il corpo di servizio. Nell'abitato si riscontrano comunque diversi fabbricati rurali di interesse tipologico.