Nel 991 è nominata una terra ""in loco et fondo ubi dicitur Cloza"" (1). La chiesa di S. Giacomo Maggiore compare nel 1302 come dipendente da Castellarano ed in seguito, nel XVI secolo, da Scandiano (2). Si dice che la chiesa sorgesse anticamente in località ""Fontana"" ove furono scoperte delle tombe e che l'attuale sia stata costruita sull'oratorio della famiglia Zanni. L'edificio risale comunque al XVIII secolo di cui conserva sostanzialmente la pianta tranne un successivo allungamento (3). Nel 1815 è realizzata una nuova facciata intonacata e dipinta da un certo Talami di Scandiano; sarà ancora rinnovata nel 1896 su disegno dell'ing. prof. Prandi di Reggio. La canonica era stata innalzata già nel 1838-39 sotto l'indirizzo dell'ing. Gratuito Ercole Vecchi con sala dipinta dall'ebreo De Gobbi; nello stesso periodo Giuseppe Zannoni di Reggio (allievo del Carnevali) esegue gli ornati e le indorature della cappella dell'Addolorata opera del capomastro N. Figni (4). La chiesa presenta una facciata tripartita, scandita da lesene, ed è orientata liturgicamente. L'interno è in ordine dorico ad unica nave. Il campanile si innalza sul prospetto settentrionale con cella a monofore e coronamento piramidale. Nel 1316 è nominato il Comune di Chiozza (5). La località, forse in potere dei Fogliani, passò nel 1418 agli Estensi che ne investirono i Boiardi nel 1423 (6). Alla metà del XVI secolo contava 102 case, la chiesa e 349 'bocche' (7) mentre alla fine del Settecento vi erano 474 abitanti (8). Nel gruppo di case presso la chiesa si distingue un edificio con loggiato a quattro luci archivoltate sorrette da pilastrini cilindrici.