Nel 1057 Gualtrada, figlia del defunto Berengario, "de loco qui nominatur Rosano conijux Ubaldi judicis" confermava una donazione al monastero di S. Tommaso di Reggio (1). Nel 1062 Maginfredo "de loco Rausano" acquistava delle terre in un fondi qui dicitur "Vikignolo" da Kerlo, "qui Telo vocatur filius quondam Actoni de cmitatu parmense" (2). Il documento è siglato "Actum supra petra de Bismanto". Nel 1188 alcuni uomini di Castelnuovo Monti prendevano la cittadinanza di Reggio e "Ritius de Rosano" giurava il Breve del Consolato (3). La chiesa di Rosano, dedicata a S. Lorenzo, appare in un documento del 1112. Nel 1197 è notizia di un contratto stipulato "sub porticu ecclesie" (4). Nel 1302 tra le chiese dipendenti dalla Pieve di Campiliola, c'era quella di Rosano retta da "Albertus de Rosanno" (5). Dalla seconda metà del sec. XV appare unita alla chiesa di Pineto. L'unione sarà definitiva nel 1493 e si protrarrà fino al 1852. Si vuole che la chiesa fosse stata fabbricata dai Conti Della Palude. Nella Visita del Vescovo Marliani del 1664 è indicata come orientata in senso inverso "antiqua" e "tabulata". Al tempo della Visita Picenardi nel 1705 aveva un solo altare (6). Alla fine del Settecento la villa comprendeva una popolazione di 175 abitanti (7). Nell'abitato si trova un interessante complesso rustico in parte ristrutturato. La struttura è in pietra e presenta, sul prospetto nord alcune feritoie. Vi è annessa una torretta del XVII sec. , con copertura a 4 falde, in cui sono notabili due rosoni di colombaia in arenaria. Nei pressi si trova una maestà timpanata con icona marmorea raffigurante la Vergine e due santi, siglata "MDCXXXXII".