| Il borgo si innalza immediatamente a valle del monte Penna, alla sinistra del rio Teggia. La località è citata nel 1309 (1) mentre il Comune compare negli Estimi del 1315 (2). La chiesa di S. Giacomo figura negli Elenchi delle Decime agli inizi del XIV secolo come filiale della Pieve di Toano. Nel 1466 fu aggregata a Morsiano a cui rimase unita, insieme a Romanoro fino al 1606 (3). Verso la metà del XIX secolo la chiesa si trovava in cattive condizioni; la sua ricostruzione si concluse nel 1872 (4). L'edificio attuale è a tre navate in volto mentre la torre è quella della vecchia costruzione. La villa comprendeva, alla fine del XVIII secolo, 174 abitanti (5). E' tradizione che vi sorgesse un castello di cui rimane forse traccia in vetuste strutture murarie a sud del borgo, ancora oggi indicate con tale toponimo. L'abitato mostra un impianto urbanistico indifferenziato ma, nel passato, era probabilmente perimetrato da una barriera difensiva. Ne sono testimonianza alcuni stretti fronti edilizi lineari che cingono l'estremità orientale dell'abitato. E' notabile un sottopasso con arco in pietra a tutto sesto recante il millesimo "1581". Nel corpo della medesima unità edilizia si osserva un portale cinquecentesco in arenaria, squadrato con cornice modanata ed architrave scolpito a bassorilievo con il simbolo del diamante. Una seconda unità edilizia a schiera conserva il frontalino di una finestra cinquecentesca, decorata ad ovuli mentre, nel fianco orientale del medesimo fabbricato, a lato di un secondo sottopasso, è visibile un originale prospetto seicentesco con finestre riquadrate in arenaria orsata e portale sopraelevato cui si accedeva tramite un balchio, ora distrutto. Novellano è caratterizzato da numerosi altri edifici di pregio ambientale e tipologico, generalmente attribuibili alla metà del XIX secolo. A lato di un fabbricato è notabile una maestà ottocentesca a pilastrino su monolite in arenaria. |