Località situata alla sinistra del torrente Secchiello, in prossimità della confluenza con il torrente Prampola. La villa compare nel Libro dei Fuochi agli inizi del XIV secolo, unita a Poiano (1). Nel 1623 era feudo del Conte Ludovico Rocchi di Modena (2). Alla fine del XVIII secolo contava una popolazione di 188 abitanti (3) ed era in possesso della Casa Arnaldi di Firenze (4). La chiesa di San Matteo è nominata a partire dal 1426. Fino al 1637 questa si trovava sulla vetta dei "Moratelli"; i Rocchi ne costruirono un'altra nel "Prato di Giacomello" nell'anno 1721 con conseguente abbandono del primitivo edificio minacciato da una frana. Nel 1839 anche il secondo tempio rovinò per effetto di una slavina. L'attuale chiesa è realizzata nel 1840 in luogo detto "alle Pianelle" (5). Mostra una facciata di interesse architettonico caratterizzata da due ampie lesene che sorreggono un timpano perimetrato da una cornice modanata. L'interno è ad una sola navata in forma quasi di croce greca, tutta in volto con tre altari. Sulla porta si legge la iscrizione "A. D. MDCCCXL - BENE FEUDATA EST SUPRA FIRMAM PETRAM - D. G. B. R. CARNIANA". L'abitato mostra un impianto urbanistico di tipo indifferenziato con edifici genericamente attribuibili al XVIII-XIX secolo. Numerosi interventi edilizi hanno trasformato l'originale paesaggio architettonico che conserva soltanto alcuni fabbricati di limitato valore ambientale.