La "Cappella de Busiana" compare nell'elenco dei beni, che, nel 1070, il Marchese Bonifacio di Canossa ebbe in enfiteusi dalla Chiesa di Reggio (1). La titolazione a S. Venanzio figura nel privilegio del 1112 che il Vescovo Bonseniore concesse alla Pieve di Campiliola a cui la chiesa era soggetta. Tale dipendenza fu riconfermata con le Bolle papali del 1144 e 1146 ed ancora nei privilegi vescovili del 1153 e 1184. Già nel XII secolo comunque Busana godeva di alcuni poteri giurisdizionali sulle chiese di Frassinedolo, Talada, Cervarezza, Nasseta, Collagna, Pietrapaolo, Cerreto e Vallisnera. Da questa situazione sorse una controversia con la Pieve, risolta da un placito del 1157. Busana divenne plebana autonoma alla fine del '700 (2). La villa era dipendenza del Castello di Piolo. Un castello si trovava anche a Busana, forse costruito nel XII secolo, ed a cui saranno soggette le ville del Monte, del Marmo e di Cervarezza. Nel 1442 fu dato in feudo dal Marchese Leonello ai nobili Dallo di cui rimarranno le investiture fino al 1577. Nel 1623 il feudo era del Marchese Galeazzo Gualenghi ferrarese ed alla fine del XVIII secolo dei Marchesi Zambeccari Zanchini di Bologna (3); nello stesso periodo Busana comprendeva una popolazione di 444 abitanti (4). Nel 1815 è Comune comprendendo anche Collagna e Ramiseto (5). Nel centro del paese sorge la moderna chiesa (1963) dedicata a S. Maria Maddalena. Due maestà a pilastrino dedicate alla Beata Vergine della Ghiara ed alla Madonna sono situate alle estremità del paese agli accessi della strada statale. Nell'abitato è osservabile una edicola, con ingresso ad arco, della B. V. con il Bambino. Diversi sono inoltre i fabbricati con caratteristiche tipologiche di interesse.