| L'abitato si distende sui pendii a nord del M. Castellina a valle della Statale Vetto-Castelnuovo Monti. L'abbazia di Marola vi possedeva beni nel 1163 e nell'estimo castelnovese del 1630-31 vi sono censiti 14 nuclei famigliari e 16 case (1). Il borgo mostra un impianto urbanistico di tipo indifferenziato aggregato in margine ad un rilievo marnoso-arenaceo. Vi si osserva una "casa- torre" con colombaia delimitata da un cordolo di laterizio e dal soffitto di gronda modanato. Il tetto è a quattro spioventi cui sono sottesi alcuni fori per rondoni. Immediatamente adeste della torre è ancora visibile un fabbricato rurale di pregio ambientale e di interesse tipologico: mostra un coperto a due falde irregolari, con limitata finestratura aperta sul paramento di pietra a vista. Questi due edifici sono attribuibili al XVI-XVII secolo. Al piano terra di una costruzione alla estremità orientale del paese si osserva un portale a mensola concava e stipiti composti con architrave ad arco scemo. L'oratorio del paese mostra una pianta ad aula con coperto a due acque sormontate in facciata da un campaniletto a vela. Probabilmente risale al XVII secolo. |