| Allo stato attuale delle ricerche non si è potuto riscontrare, nella bibliografia corrente, alcuna notizia storica della località se non un riferimento ad un oratorio dedicato a S. Pellegrino della famiglia Dondarinis alias Grasselli, indicato nella visita del Vescovo Picenardi del 1707 (1) e demolito tra la fine dell'ottocento e gli inizi del novecento. L'antichità del borgo è comunque testimonata dalle sue tipologie edilizie che, sebbene in parte ristrutturate, ancora conservano elementi di particolare interesse. Si evdenzia una maestosa casa torre ad oriente dell'abitato. L'impianto, riferibile probabilmente al XV secolo, sviluppa una pianta a base quadrata articolata su quattro livelli più la colombaia ed è conclusa da un coperto a quattro falde. Le luci sono piccole e rade, tra gli elementi decorativi notiamo due caratteristici cordoli in laterizio a composizione lineare ed a dente di sega sovrapposti. Il paramento murario è in laterizio nella parte inferiore ed in pietra in quella superiore. Alla casa torre vera e propria è collegato un complesso fabbricato delimitante una struttura interna a corte cui si accede attraverso un sottoportico architravato. A lato di queo accesso sono due nicchie recanti un tempo affreschi dei Santi protetori di cui rimane ancora visibile quello di destra benchè in cattive condizioni. Nella parte centrale del borgo vicino alla piazzetta si trova una seconda casa torre con un bell'andito e scalinata di ingresso. L'impianto anche se di più ridotte dimensione è analogo al precedente. Solo il tetto si presenta a due falde mentre il cordolo di colombaia figura nei prospetti laterali. La struttura potrebbe anche avere subito un abbassamento assumendo una nuova configurazione della copertura. |