L'abitato occupa la sommità di un rilievo situato alla sinistra del torrente Secchiello, affluente di destra del fiume Secchia. Nelle adiacenze dell'abitato è stata raccolta una fibula di tipo gallico segnalata da G. Chierici (1). La prima menzione di Villa Minozzo risale probabilmente al 963 in un Diploma di Ottone I in cui si conferma la corte di Villa al Capitolo della Cattedrale di Reggio (2); la località è ancora ricordata nella Bolla dell'Antipapa Guiberto dell'anno 1092 (3). Il Milani lega le vicende di Villa, nel medioevo, a quelle dell'importante castello di Ripiola (4). Solo nel 1615 Villa dà il nome alla Comunità con 137 abitanti (5). Già nel 1590, in merito della sua particolare posizione di interscambio, vi era stato trasferita la sede del mercato (6). Alla fine del XVIII secolo contava una popolazione di 251 abitanti (7). Divenne sede di Comune definitivamente nel 1815 (8). La chiesa dedicata ai Santi Quirico e Giuditta è nominata nelle Decime del 1302 come dipendente della Pieve di Minozzo. Solo nel 1791 la chiesa verrà dichiarata indipendente da Minozzo (9). Il borgo è articolato in due nuclei principali situati a nord ed a sud della chiesa. La parrocchiale, benché successivamente rimaneggiata, conserva in zona absidale conci squadrati in arenaria appartenenti ad un preesistente fabbricato medioevale. Villaminozzo ha subito gravi danni ad opera di eventi bellici e gran parte degli attuali fabbricati presentano profonde alterazioni. Nel nucleo meridionale è visibile il fronte di un edificio con un portale ad arco a tutto sesto, in arenaria, impostato su stipiti monolitici recante in chiave un'arma di difficile lettura. Il manufatto è attibuibile alla prima metà del XIX secolo. Nel corpo di una vicina schiera edilizia, distribuita scalarmente, è visibile il portale interno aperto un tempo in corrispondenza di un sottopasso. E' caratterizzato da un ampio arco a tutto sesto settecentesco. Il nucleo settentrionale del borgo conserva documentazioni di più antica età, tra cui è visibile un pregevole portale di tipologia quattrocentesca a mensole concave e stipiti composti sormontati da un architrave recante una croce incisa. In adiacenza, verso levante, si innalza un ottocentesco fabbricato a pianta quadrangolare, cui è annesso uno significativo rustico con portico a tre luci. Nell'abitato sono presenti alcune maestà dedicate alla Beata Vergine.