Centro situato in una conca, cinta dai monti, alta sul margine destro del fiume Enza. Nei Civici Musei di Reggio sono conservati 11 frammenti fittili di impasto grossolano raccolti nelle adiacenze di Vetto. Il materiale fu trasmesso al Chierici dal Prof. Rocco Nobili nella seconda metà del secolo scorso. è attribuibile con cautela alla età del bronzo (1). L'antica "Vectum" fu oggetto di controversie nel sec. XII tra i Vescovi di Parma e di Reggio. La chiesa di S. Lorenzo è citata nel 1142 e, nei privilegi del 1144 e 1145, la "Capella de Victo" viene enumerata sotto la Pieve di Campiliola nella Diocesi di Reggio (2). La località, passata in dominio dei Signori Della Palude fu distrutta nel 1315 dalle forze del Comune di Reggio che decretarono non fosse più rifabbricata. La disposizione non fu rispettata ed in seguito divenne un Comune sotto la giurisdizione di Castelnuovo nè Monti (3). Soppresso il Comune con la Restaurazione Estense, tornò a costituirsi nel 1860 per decreto del Dittatore Farini comprendendo le ville di Cola, Rosano, Pineto, Crovara e Gottano. Il Ricci alla fine del Settecento, ne indica la popolazione in 544 abitanti (4). La chiesa fu rifabbricata dalle fondamenta verso la metà del sec. XVII. La visita del Vescovo Marliani del 1664 la dice "antica e orientata liturgicamente". Nel 1705 la Chiesa era in volto con tre altari. Presenta un bel campanile con cella bifora, un portale in arenaria con frontespizio spezzato impostato su colonne, finestrelle sagomate in arenaria ed un concio datato "1670". Nel corso di recenti opere di restauro sono venuti alla luce alcuni frammenti di cornice in arenaria decorata con motivi fogliati riportati all'inizio del XII sec.. Il moderno abitato si è sviluppato su di una vasta area in cui emergono alcuni edifici di pregio storico ed architettonico. Tra i primi è da segnalare la "Osteria del Turo", massiccia casa a torre del sec. XVII con annessa corte vi si accede attraverso un ampio portale a tutto sesto. Nelle adiacenze sono notabili le rovine di una più antica torre di cui si osservano alcune strette finestrelle. Una seconda massiccia casa a torre con tipologia riferibile al XVI-XVII sec. si trova all'estremità ovest del paese ed è affiancata da una corte con portale a tutto sesto, dadi d'imposta e cuspide datata "1850". Il portale a tutto sesto di "Casa Agostino" reca incisa la dicitura "VIVA IL GENEROSO NAPOLEONE III - VIVA L'INVINCIBILE GARIBALDI" con lo stemma dei Savoia a rilievo. Nella centrale via Manenti rimane la cuspide di un ampio portale, riccamente decorata ed incisa con viticci, rose e millesimo del "1790"; a fianco sono visibili una nicchia con icona marmorea probabilmente ottocentesca, ed un portale sopraelevato a stipiti composti. Una seconda maestà in via S. Lorenzo è caratterizzata da una nicchia con icona in marmo di Carrara raffigurante la Beata Vergine. Nelle adiacenze della chiesa parrocchiale un concio angolare reca inciso il millesimo "1770". Si evidenzia infine il tratto terminale di via della Chiesa, ove rimangono edifici minori di valore ambientale.