Nel 1871 vi furono rinvenute nel cavo di un albero, due ascie della età del bronzo (1). La prima citazione della località risale ad un privilegio, criticamente discutibile, di Enrico II datato 1014 o 1022 in cui troviamo nominato "Italado (in Talada) cappellam unam" (2). Una menzione più sicura si riferisce al 1073 in cui la cappella figura come dipendente dal Monastero di San Prospero di Reggio (3). La chiesa di S. Michele sarà consacrata alla metà del XII secolo e soggetta alla Pieve di Campiliola (4). La villa dapprima dipendente dal Castello di Piolo passerà poi sotto il feudo di Busana (5). Alla fine del XVIII secolo comprendeva 293 abitanti (6). La Chiesa attuale, fu costruita nei primi anni del XVIII secolo (7). Presenta una facciata a capanna con portale archivoltato ed oculo centrale. Sul prospetto settentrionale è visibile un concio siglato "IHS-G. F. I. C. - 1714". Il campanile, massiccio, è concluso da una cella monofore. All'ingresso dell'abitato rimane l'oratorio di S. Rocco, recentemente sottoposto ad un discutibile restauro. Lungo la strada che scende al Secchia è visibile una cadente maestà a pilastrino con nicchia e coperto in piagne. Scarsi sono i caratteri tipologici di interesse ancora riscontrabili nell'abitato.