Si tratta dei busti in bronzo di Alcide Cervi e di sua moglie Genoveffa Cocconi, realizzati dallo scultore Marino Mazzacurati nel 1974. Sulle due colonne di sostegno compaiono le epigrafi in rilievo dettate da Giovanni Serbandini (Bini) e Pietro Calamandrei. Le due opere erano originariamente collocate nell'atrio del Municipio, a fianco della lapide a Miro ed Eros. Nel 1986 vennero spostate nella sala del consiglio.
Iscrizione
«COME LA RESISTENZA/ HAI RESISTITO/ VECCHIA QUERCIA/ CHE I TUOI SETTE RAMI/ GAGLIARDI D'AVVENIRE/ OPPONESTI/ ALLA NERA TEMPESTA! TUTTE E SETTE INSIEME/ IN UN ALBA SOLA STRONCATI/ COME LA RESISTENZA/ HAI RESISTITO/ PERCHE' OGGI I RAGAZZI ITALIANI/ SOPRA IL TUO TRONCO NODOSO/ IN UN SQUARCIO LIBERO DI CIELO/ VEDANO/ SETTE STELLE D'ARGENTO// IN MEMORIA DI/ ALCIDE CERVI/ PADRE DEI SETTE FRATELLI CERVI/ M. 27-3-1970/ NEL TRENTESIMO DELLA MORTE DEI FIGLI!!»
«QUANDO LA SERA TORNAVANO DAI CAMPI/ SETTE FIGLI ED OTTO COL PADRE/ IL SUO SORRISO ATTENDEVA SULL'USCIO/ PER ANNUNCIARE CHE IL DESCO ERA PRONTO/ MA QUANDO IN UN UNICO SPARO/ CADDERO IN SETTE DINANZI A QUEL MURO/ LA MADRE DISSE/ NON VI RIMPROVERO O FIGLI/ D'AVERMI DATO TANTO DOLORE/ L'AVETE FATTO PER UN'IDEA/ PERCHE' MAI PIU' NEL MONDO ALTRE MADRI/ DEBBAN SOFFRIRE LA STESSA MIA PENA/ MA CHE CI FACCIO QUI SULLA SOGLIA/ SE PIU' LA SERA NON TORNERETE/ IL PADRE E' FORTE E AMMAESTRA I NIPOTI/ DOPO UN RACCOLTO NE VIENE UN ALTRO/ MA IO SONO SOLTANTO UNA MAMMA/ O FIGLI CARI/ VENGO CON VOI/ IN MEMORIA DI GENOVEFFA COCCONI/ MADRE DEI SETTE FRATELLI CERVI/ MORTA IL 15-11-1945/ DOPO UN ANNO DALLA LORO FUCILAZIONE/