Nel 1302 è nominata la Chiesa di S. Antonino dipendente dalla Piave di Castellarano (1). Nel 1373 è ricordata la villa in un trattato di aderenza tra Guido Savina Fogliano e Bernabò Visconti (2); seguì poi le vicende di Scandiano come dipendente da Dinazzano, quindi nel 1860 fu aggregata al Comune di Casalgrande (Boglioni). Nel 1555 si ha notizia di un mulino non più esistente nel 1822 (3). L'attuale chiesa presenta una facciata a capanna orientata a nord; il campanile, con cella a bifore, si innalza sul fianco orientale. Ai lavori di restauro, eseguiti probabilmente nella seconda metà del secolo XVI e nel 1620, seguirà la ricostruzione tra il 1674 ed il 1676 (4). Nel 1704 la chiesa era ad una sola nave e tre altari. La torre è ancora quella dell'antica chiesa (5). Agli inizi del secolo XIX S. Antonino aveva una popolazione di 248 abitanti (6).